70.000 € a fondo perduto imprese femminili innovative montane – Bando startup femminili innovative montane

70.000 € a fondo perduto imprese femminili innovative montane – Bando startup femminili innovative montane

Bando su Invitalia rivolto alle startup femminili operative nei Comuni montani per l’avvio di programmi di sviluppo e investimento.

Il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie (DARA) promuove il bando IFIM destinato alle startup femminili innovative montane, destinatarie di incentivi e agevolazioni per favorire lo sviluppo e i programmi di investimento ad alto contenuto tecnologico e innovativo.

La dotazione complessiva è di 3,9 milioni di euro.


Beneficiario

Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?

Le imprese femminili partecipanti devono essere ubicate nei Comuni montani indicati nell’allegato all’avviso, attività costituite prevalentemente da donne in forma di società di capitali, anche cooperative, nate da non più di sessanta mesi e di piccola dimensione.

Sono ammesse start up innovative costituite prevalentemente da donne in forma di società di capitali, anche cooperative aventi una sede operativa, o filiale, in uno dei Comuni montani indicati nell’Allegato I dell’Avviso.


Agevolazione

Quali sono le agevolazioni previste?

Le agevolazioni consistono nella concessione di un contributo a fondo perduto per un importo non superiore al 70% delle spese ammissibili, fino a 70mila euro, utilizzabili per l’acquisto di:

  • impianti, macchinari e attrezzature tecnologici;
  • hardware e software;
  • brevetti e licenze;
  • certificazioni purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa e legate al programma d’investimento presentato;
  • consulenze specialistiche tecnologiche nella misura massima del 20% del totale delle spese di cui ai punti precedenti.

Scadenza

Quali sono i termini di presentazione delle domande di agevolazione?

Le domande per accedere al bando, gestito da Invitalia, possono essere presentate a partire dal 30 maggio 2023.


Come partecipare

Il Programma d’investimento deve essere mirato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni ad alto contenuto tecnologico e innovativo, e/o finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca. Il Programma deve presentare spese non superiori a 100.000 euro, deve essere avviato dopo la domanda e realizzato entro 18 mesi dall’ammissione alle agevolazioni.

Tutti i dettagli e i requisiti sono contenuti nell’Allegato I e nell’Avviso pubblico del 5 maggio 2023.


Allegati

Avviso pubblico_Imprese femminili innovative montane IFIM – signed


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    Nuova Sabatini 2023 – Le Agevolazioni sull’accesso al credito – per acquisto dei beni strumentali

    Nuova Sabatini 2023 – Le Agevolazioni sull’accesso al credito – per acquisto dei beni strumentali

    NUOVA SABATINI 2023 Tutte le Novità
    La misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese
    L’agevolazione sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.


    Beneficiario

    Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?

    Sono beneficiarie del bando tutte le micro, piccole e medie imprese (PMI) in possesso dei requisiti richiesti dal Ministero dello Sviluppo Economico:

    • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
    • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
    • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
    • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
    • abbiano sede legale o una unità locale in Italia; per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.

    Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie e assicurative.


    Agevolazione

    Quali sono le agevolazioni previste?

    Le agevolazioni consistono in finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti

    e da un contributo del Ministero dello Sviluppo Economico sugli interessi pagati su tali finanziamenti.

    • L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing)
    • Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese”fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:
      • di durata non superiore a 5 anni
      • di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro
      • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili
    • Il contributo del Ministero è configurato come contributo in conto impianti, calcolato sugli interessi un finanziamento, della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:
      • 2,75% per gli investimenti ordinari
      • 3,575% per gli investimenti 4.0
      • 3,575%  per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023).

    Scadenza

    Quali sono i termini di presentazione delle domande di agevolazione?

    Le nuove regole valgono per le domande presentate a partire dal 1 gennaio 2023.


    Interventi ammessi

    Quali sono i progetti finanziabili?

    Sono finanziabili beni con le seguenti caratteristiche:

    • I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, ossia a spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile; a software e tecnologie digitali.  Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”
    • Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
      • autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
      • correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa

    CONTRIBUTO MAGGIORATO PER I BENI 4.0

    I beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti c.d. “industria 4.0” che possono beneficiare del contributo maggiorato del 30%

    Tali beni sono individuati nelle circolari pubblicate dal Ministero:


    CONTRIBUTO MAGGIORATO PER GLI INVESTIMENTI GREEN

    E’ prevista una importante novità per le domande presentate a partire dal 1 gennaio 2023.

    Una specifica dotazione finanziaria viene riservata per gli investimenti a basso impatto ambientale (investimenti green) effettuati da micro, piccole e medie imprese.

    Nello specifico, si tratta di «investimenti green» correlati all’acquisto, o acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

    Per tali operazioni l’agevolazione è concessa alla PMI, nella forma di un contributo in conto impianti, il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari al 3,575 per cento.

    Il decreto interministeriale 22 aprile 2022 prevede, ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, il possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di un’idonea certificazione ambientale di prodotto.


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        Percorso FUTURO E’ GIOVANE

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        Pnrr: Far crescere l’occupazione giovanile !

        • Missione 1: Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura.
        • Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica.
        • Missione 3: Infrastrutture per una mobilità sostenibile.
        • Missione 4: Istruzione e ricerca.
        • Missione 5: Coesione e inclusione.
        • Missione 6: Salute.

        (Neet = coloro che non lavorano, non studiano e non sono inseriti in percorsi di formazione)

        Preoccupa la quota dei Neet: del 25,1%: 1 cittadino su 4, tra i 15 e i 29 anni.

        Opportunità PNRR – Ambiente, Digitale, Sociale

        • 1- Energie rinnovabili, pulite, tutela ambiente.
        • 2- Formazione, co-working, smart-working,
        • 3- Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.
        • 4- Diffusione della cultura digitale nelle scuole.
        • 5- Soft Skills ed Inclusione sociale.

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          Percorso FUTURO E’ DONNA

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          Più donne al lavoro più aumenta il Pil !

          In Italia, il valore del lavoro domestico si aggira attorno ai 300 miliardi di euro, cioè circa 23 punti di PIL.

          Si pensi poi, se si trasformasse in Imprenditoria !

          Famiglia ? Lavoro ? E’ possibile conciliare le due scelte cercando di rendere in entrambi i campi ?

          La valorizzazione del ruolo economico delle donne, incrementerebbe anche la richiesta di ulteriore forza lavoro…ed occupazione.

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