I Contributi Macchinari 4.0 sono agevolazioni concesse dal Ministero dello Sviluppo Economico,
finalizzate a supportare e incentivare le imprese che investono
in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali,
funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale
dei processi produttivi
destinate a strutture produttive situate nel territorio italiano.
Alle imprese che effettuano questi investimenti viene riconosciuto un credito di imposta.
Beneficiario
Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?
Contributi Macchinari 4.0. L’agevolazione è diretta a tutte le imprese situate nel territorio dello Stato Italiano,
a prescindere dalla natura giuridica, dal settore economico di attività, dalla dimensione, dal regime contabile.
Sono ammessi all’agevolazione anche
gli esercenti arti e professioni,
le imprese agricole, marittime
e i soggetti aderenti a regimi forfettari.
Viene prevista una esclusione per le imprese
in stato di fallimento,
liquidazione coatta amministrativa,
concordato preventivo senza continuità aziendale,
altre procedure concorsuali,
oltre alle imprese destinatarie di sanzioniinterdittive.
Scadenza
Data scadenza: Domande presentabili fino al 28 febbraio 2023.
Interventi ammessi
Requisiti da rispettare per l’accesso al beneficio.
Le imprese che effettuano investimenti in beni 4.0 materiali e immateriali dovranno produrre
una perizia tecnica semplice rilasciata da un ingegnere o perito industriale,
o in alternativa un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato.
Per i beni con costo di acquisto inferiore a 300.000 Euro
sarà sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante.
Importo dell’Agevolazione e Novità previste per i prossimi anni.
Analizziamo ora nello specifico la percentuale di credito d’imposta spettante a seconda dell’investimento effettuato e dell’anno di effettuazione dello stesso:
1. Investimenti in beni materiali ex iper (Allegato A Legge 232/16)
Massimale pari a 20 milioni di Euro
a) 2021 e 1° Semestre 2022
50% credito d’imposta per investimenti fino a 2,5 milioni di Euro
30% credito d’imposta per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di Euro
10% credito d’imposta per investimenti tra 10 e 20 milioni
b) 2022 e 1° Semestre 2023
40% credito d’imposta per investimenti fino a 2,5 milioni di Euro
20% credito d’imposta per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di Euro
10% credito d’imposta per investimenti tra 10 e 20 milioni
c) 2023, 2024, 2025, 1° Semestre 2026
20% credito d’imposta fino a 2,5 milioni di Euro
10% credito d’imposta per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di Euro
5% credito d’imposta per investimenti tra 10 e 20 milioni
2. Investimenti Software 4.0 (Allegato B Legge 232/16)
Credito d’imposta pari a una quota delle spese sostenute per l’acquisto di
energia elettrica, gas e carburanti,
in misura variabile in base al periodo di riferimento.
Scadenza
I crediti devono essere fruiti entro il 31 dicembre 2022.
Tranne i crediti di cui
ai codici tributo 6968, 6969, 6970 e 6971 (relativi al terzo trimestre 2022)
e ai codici 6983, 6984, 6985 e 6986 (relativi al periodo ottobre-novembre 2022),
che possono essere utilizzati fino al 31 marzo 2023.
Agevolazione
Il legislatore ha emanato nel corso del 2022 numerose disposizioni normative (indicate nella scheda “Normativa e prassi” di questa sezione) che riconoscono alle imprese, a determinate condizioni, un credito d’imposta pari a una quota delle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica, gas e carburanti, in misura variabile in base al periodo di riferimento. In particolare:
alle imprese a forte consumo di energia elettrica (c.d. imprese energivore),
è riconosciuto un credito d’imposta dal 20% al 40% delle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica,
per i primi tre trimestri e per il periodo ottobre/novembre del 2022;
alle imprese a forte consumo di gas naturale (c.d. imprese gasivore),
è riconosciuto un credito d’imposta dal 10% al 40% delle spese sostenute per l’acquisto di gas naturale,
per i primi tre trimestri e per il periodo ottobre/novembre del 2022;
alle imprese diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica,
è riconosciuto un credito d’imposta dal 15% al 30% delle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica,
per il secondo e terzo trimestre e per il periodo ottobre/novembre del 2022;
alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale,
è riconosciuto un credito d’imposta dal 25% al 40% delle spese sostenute per l’acquisto di gas naturale,
per il secondo e terzo trimestre e per il periodo ottobre/novembre del 2022;
alle imprese che operano nei settori dell’agricoltura e della pesca,
è riconosciuto un credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute per l’acquisto di carburante in ciascun trimestre del 2022
(per il secondo trimestre 2022, solo per il settore della pesca).
Le imprese beneficiarie dei crediti d’imposta di cui alla presente sezione possono utilizzarli
in compensazione tramite modello F24, indicando uno dei codici tributo elencati nella tabella seguente,
da inserire nella “sezione erario” del modello F24, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”.
Per utilizzare il credito in compensazione, il modello F24 deve essere presentato esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
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